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Quattro colpi, unici, secchi, roventi. Quattro film diretti da altrettanti uomini simbolo della cultura italiana del Novecento: Leo Longanesi, Curzio Malaparte, Indro Montanelli e Giovannino Guareschi. Ciascuna di queste pellicole restituisce alla memoria collettiva un momento storico imprescindibile: il 1943 e la caduta del fascismo raccontati dalle immagini di Longanesi; l'immediato dopoguerra e gli orrori della guerra civile nella rappresentazione di Malaparte; la grande crisi della sinistra italiana alle prese con i fatti di Ungheria del 1956 visti attraverso lo sguardo di Montanelli. E, infine, l'Italia del boom economico di cui Guareschi nel 1963 fa un ritratto per nulla condiscendente. Il libro, corredato da un ricco apparato fotografico e frutto di un'appassionata ricerca d'archivio, ricostruisce l'importanza e il valore di queste testimonianze di grandi penne alla loro prima e ultima esperienza dietro la macchina da presa. Film scomodi, non concilianti, che toccano temi e corde di cui pochi o nessuno, nell'Italia del dopoguerra, si voleva occupare; testimonianze preziose e per molti anni dimenticate di quattro intelligenze controcorrente.